Lievito madre fatto in casa


Lievito madre fatto in casa


Prendersi cura della proprio lievito madre, deve, per chi vuole cimentarsi, diventare un vero e proprio rito.

Tra i mille impegni che tutti abbiamo nella vita quotidiana, bisogna imparare a ritagliarsi alcuni attimi per quel vasetto pieno di materia bianca, che sta lì, nel frigorifero, ad aspettarci.

 Ripetere, a cadenza regolare, un gesto che presto diventerà abitudine, sana e gioiosa.

Dovrà essere un mantra: mescolare acqua e farina per un pane dal sapore di una volta!

Ci sono molti metodi, io ti parlerò del mio, che uso ormai da 5 anni.

Un consiglio, incomincia la tua pasta madre con una farina e prosegui, sempre, per il rinfresco con la stessa, altrimenti ogni volta il tuo lievito madre dovrà abituarsi al cambiamento e non lavorare sulla lievitazione.

Usa farine che siano certificate e che indichino la provenienza: dovrà essere sempre da grani italiani, possibilmente macinati a pietra.

 Soltanto così sarai certa di portare sulla tua tavola un prodotto di qualità!

Ti suggerisco di cercare un mulino che rispecchi le tue priorità e continuare a servirti da lui.

E poi sfatiamo un mito, basta stress! Il pane migliore si può fare senza troppe preoccupazioni. Deve diventare una passione.


1 giorno:

  • 100 gr. di farina
  • 1 cucchiaino di miele o malto
  • 100 ml di acqua a temperatura ambiente

Inizia sciogliendo il miele o il malto nell'acqua, unisci la farina, usando una ciotola capiente.

Impasta con le mani, aggiungendo, se serve, ancora un poco di farina.

Devi ottenere un piccolo panino, liscio.

Copri la ciotola con un panno di cotone, serve a mantenere l'umidità necessaria.

Riponi la ciotola in un luogo caldo della cucina.

Dovrai adesso essere paziente e attendere 48 ore.

Se tutto andrà bene e non è detto, dovrebbero apparire degli alveoli, forellini sulla superficie, segno che i batteri stanno lavorando e producendo anidride carbonica.


3 giorno:


Dividi la pasta in due parti uguali.

Una parte, in questa fase ti consiglio di buttarla, perché si sta formando, ma in  seguito la potrai utilizzare per varie preparazioni.

La rimanente dovrai pesarla e aggiungere, tanta farina quanto il peso, e circa metà del peso, di acqua.

Impasta per bene, dovrai ottenere un panino liscio.

Avrai così fatto il 2 rinfresco e nutrito i batteri già presenti, invogliandone altri a colonizzare la pasta.

Il tuo lievito, si trova in una fase iniziale, quindi è ancora troppo debole per far lievitare il pane.

Riponi la pallina di pasta in una ciotola pulita e copri con panno, conserva in cucina al caldo.

Attendi 48 ore.


5 giorno:


Vedrai che gli alveoli sono aumentati e il sapore sarà molto acido.

Procedi con il 3 rinfresco, usando sempre metà della pasta e pari quantità di farina, e circa metà del peso di acqua.

Lavora l'impasto e fai la solita pallina.

Metti in ciotola pulita e copri.

Controlla il tempo di lievitazione: se nel giro di 4/5 ore il contenuto è raddoppiato, il lievito madre è pronto per una prova di panificazione.

Se ancora è debole, prosegui, senza demordere con rinfreschi, ravvicinati, tutti i giorni.

Il  tuo lievito madre, arrivato a questo punto, è vivo e come tale deve essere rinfrescato.

Con rinfresco, intendo, il rimpasto con acqua e farina che, con il lievito madre ben avviato, si farà ogni 4/5 giorni.

Lo mantieni così sano e attivo, pronto per la panificazione.

Il rinfresco, generalmente ( ma ognuno è libero di stabilire quando è più comodo), si fa la sera del giorno prima di panificare.

Dovrai tirarlo fuori dal frigorifero, lasciarlo a temperatura ambiente per un paio di ore, in modo che si scaldi, piano piano.

La tuo lievito madre non dovrà mai presentare muffe o odori troppo forti ma, aromi piacevoli.

Il procedimento di rinfresco sarà sempre, tanta farina quanto il peso del lievito madre e circa metà del peso di acqua.

Una parte la userai per panificare e l'altra, andrà riposta dentro un vasetto di vetro, pulito ( io uso un vaso di vetro da 1/2 kg) e coperto, ma non ermeticamente dal tappo dello stesso ( io lo poso sopra).

Adesso riponilo in ambiente temperato ( io sempre in cucina, al calduccio) e dopo un paio di ore, in frigorifero, fino al prossimo rinfresco.

L' altra metà, la userai per panificare.

Dovrai tenerla dentro una ciotola di plastica, coperta con un canovaccio o con pellicola alimentare, al caldo .

La mattina seguente, la pasta sarà piena di bolle e raddoppiata di volume.

Sarà  pronta per la panificazione.

Ti lascio il link per raggiungere facilmente le mie ricette di pane.

Byro

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